Come installare automaticamente WordPress su TopHost
TopHost è il servizio di hosting e spazio web più economico in Italia. Offre tre tipologie di servizi per un massimo di circa 25 € IVA compresa.
Come installare automaticamente WordPress su TopHost
Per i meno esperti del mondo digitale, abbiamo pensato di fare una piccola guida su come installare automaticamente WordPress attraverso il pannello di controllo di TopHost.
Partiamo dal presupposto ovviamente che abbiamo già acquistato uno dei due servizi TopHost che oltre al dominio includano anche lo spazio web per ospitare il sito internet.
Ora dobbiamo accedere al pannello di controllo, per farlo fate login sul sito www.tophost.it e vi troverete con questa schermata:
Accesso al pannello di controllo ed installazione
Cliccando sull’ingranaggio del dominio dove desideriamo installare wordpress ed accederemo alla pagina del pannello di controllo. Inserite login e password e sarete dentro. Ci ritroveremo di fronte ad una schermata così:
Cliccando sul pulsante evidenziato “Installazione WordPress”, partirà una schermata che vi chiederà conferma dell’installazione, cliccate ok e proseguiamo.
Installazione di WordPress completata, ora l’accesso al backend
Al termine del caricamento si avvierà una pagina che vi conferma l’installazione di WordPress. È importante prendere nota dei dati che vi vengono forniti ora, perchè sono i parametri di accesso al “backend” del sito web in WordPress.
L’accesso alla gestione del sito internet in WordPress è sempre strutturata in questo modo: www.dominioacquistato.it/wp-admin
Come vi suggerirà TopHost infatti accedendo a quel link, vi verrà richiesto login e password, qui inseriremo quelli che il servizio di hosting ci ha appena comunicato (ecco perché era importante prendere nota).
Ora siamo pronti per iniziare a strutturare il sito web e farlo posizionare in prima pagina su Google.
Polylang, plugin gratuito per un sito multilingua
Spesso e volentieri capita di dover rivolgere le informazioni presenti nel proprio sito web, ad una clientela più vasta, magari straniera.
In questo caso è fondamentale proporre un sito internet multilingua o quanto meno tradotto in inglese.
Polylang, plugin gratuito per un sito multilingua
Un plugin gratuito che porta le funzionalità multilingua al tuo sito web in WordPress.
Polylang, come creare un sito multilingua con un plugin gratuito per WordPress
Non cercate di utilizzare sempre plugin gratuiti per WordPress, in alcuni casi può essere dannoso in quanto non supportato a dovere dallo sviluppatore, non compatibile con i nuovi aggiornamenti del CMS WordPress o contiene “buchi” nel codice HTML.
Non è questo però il caso di preoccuparsi. Polylang è il plugin gratuito più utilizzato per realizzare un sito web multilingua su WordPress.
Scarichiamo il plugin gratuito attraverso il portale plugin di WordPress.org.
Installazione del plugin gratuito Polylang, per la creazione di un sito multilingua su WordPress
Installiamo il plugin attraverso la funzione “plugin” presente in WordPress. Prima dell’installazione, gli sviluppatori consigliano di verificare alcuni passaggi, vediamoli di seguito:
- Accertati di usare WordPress 4.0 o successivo e che il tuo server stia usando PHP 5.2.4 o successivo (come richiesto anche da WordPress stesso)
- Se hai provato altri plugin multilingua, disattivali prima di attivare Polylang, altrimenti potresti ottenere risultati inattesi!
- Abbi cura che il tuo tema abbia i corrispondenti file .mo (Polylang li scarica automaticamente per i temi e i plugin nel repositorio ufficiale). Se il tuo tema non è stato ancora internazionalizzato, fai riferimento alla relativa pagina del codex o richiedi al suo sviluppatore di internazionalizzarlo.
Configurazione rapida per l’installazione delle lingue, del plugin Polylang per WordPress
- Installare ed attivare il plugin come di consueto dal menu ‘ Plugins’ di WordPress.
- Vai alla pagina delle impostazioni per le lingue e crea le lingue che ti servono
- Aggiungi il widget “selettore di lingua” per permettere ai visitatori del tuo sito di scegliere la lingua
Funzionalità complete del plugin gratuito Polylang
- Possibilità utilizzare quante lingue volete. Sono supportate anche lingue con scrittura RTL (lingue scritte da destra a sinistra). I pacchetti con le traduzioni di WordPress vengono scaricati e aggiornati automaticamente.
- Possibilità tradurre articoli, pagine, media, categorie, tag degli articoli, menù, widget, praticamente tutto.
- Sono supportati tipi di articoli personalizzati, categorie personalizzate, articoli sempre in prima pagina, formati degli articoli, feed RSS e tutti i widget predefiniti di WordPress.
- La lingua viene impostata o in base al contenuto o in base al codice della lingua nell’URL, oppure è possibile utilizzare un sottodominio o dominio differente per ogni lingua
- Categorie, articoli e anche alcuni altri metadati vengono copiati automaticamente quando si aggiunge una nuova traduzione per un articolo o una pagina
- Viene fornito un selettore di lingua personalizzabile come widget o avrete la possibilità di aggiungerlo alla barra di navigazione
Polylang PRO per la traduzione di un sito in multilingua e le sue funzionalità
Il plugin permette un utilizzo completo e gratuito. Ci sono comunque alcune funzionalità dedicate esclusivamente alla versione PRO di Polylang acquistabile a partire da 99 € per ogni sito web.
Le principali funzioni della versione a pagamento sono le seguenti:
- La traduzione permette di utilizzare lo stesso slug all’interno dell’URL creato
- Duplicazione del contenuto quando viene creata una traduzione
- Abilitazione e disabilitazione di alcune lingue
- Supporto premium
SEO per l’estero con Polylang su WordPress
Ottimizzare la SEO per il mercato estero non è affatto facile, ma lo diventa possibile grazie anche all’utilizzo del plugin gratuito Polylang.
Oltre alla possibilità di traduzione dei testi e dei contenuti del tuo sito web, Polylang dà la possibilità di collegare sottodomini o meglio ancora altri domini di primo livello.
Per quanto riguarda la presenza nella SERP di Google straniera è fondamentale utilizzare un dominio del paese nel quale ci vogliamo posizionare. Ad esempio se il nostro target è tedesco dovremo utilizzare un dominio .de, per la Spagna .es o per la Francia .fr.
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Ridurre i tempi di caricamento del sito
Quando si parla di SEO, un fattore importante da considerare è l’ottimizzazione del sito in termini di velocità di caricamento. Spesso e volentieri chi non ha conoscenza tecnica del web, come HTML, CSS o altro è costretto ad utilizzare dei plugin per migliorare le performance del proprio sito web o blog.
Ridurre i tempi di caricamento del sito
Prima di passare alla guida sull’ottimizzazione dei tempi di caricamento del tuo sito web, fai un test sulla sua velocità con il tool gratuito Google Page Speed Tool.
Vediamo quali plugin utilizzare per ridurre al minimo i tempi di caricamento di un sito.
Come ridurre i tempi di caricamento di un sito utilizzando plugin per WordPress
Non sempre l’utilizzo di un plugin aiuta a migliorare un sito web, in quanto, magari inconsapevolmente l’installazione dello stesso plugin, sistema una problematica ma contestualmente ne crea un’altra.
Oggi vi proponiamo due plugin gratuiti in grado di ridurre i tempi di caricamento di un sito internet.
Il primo dei due plugin si chiama Autoptimize. Esso velocizza il tuo sito web e ti aiuta a preservare l’ampiezza di banda aggregando e minimizzando JS,CSS e HTML.
Il secondo plugin si chiama WP Fastest Cache. Come potete notare dal nome, esso velocizza il sistema di cache di WordPress.
Ridurre i tempi di caricamento del tuo sito con il plugin gratuito Autoptimize per WordPress
Autoptimize è un plugin gratuito per la piattaforma CMS WordPress. Esso ha il compito di facilitare notevolmente l’ottimizzazione del tuo sito in termini di velocità di caricamento.
Attraverso il suo semplice ma funzionale algoritmo, Autoptimize è in grado di concatenare, minimizzare e comprimere tutti gli script e gli stili, li memorizza in una cache, aggiunge gli “expire headers”, sposta gli stili nell’head della pagina, e può spostare gli script nel piè di pagina.
Gli “expired headers” indicano al browser se devono richiedere uno specifico file dal server o devono prenderlo dalla cache del browser stesso.
Inoltre ha la funzionalità di minimizzare il codice HTML stesso, rendendo la tua pagina davvero molto più leggera.
Sono disponibili sia opzioni avanzate che una vasta API per permetterti di personalizzare Autoptimize e adattarlo alle esigenze specifiche di qualsiasi sito.
Ridurre i tempi di caricamento del tuo sito con il plugin gratuito WP Fastest Cache per WordPress
WP Fastest Cache è un plugin gratuito per la piattaforma CMS WordPress. Come Autoptimize, il suo compito è quello di velocizzare i tempi di caricamento di un sito web.
Il suo compito principale è quello di creare un file HTML statico dal tuo sito web WordPress dinamico per ogni articolo o pagina esistente.
Questi file HTML temporanei vengono salvati in una cartella del server chiamata “cache”. Essendo file molto leggeri rispetto agli script PHP, permettono di eseguire le quesy all’interno del database in maniera molto più rapida e velocizzano dunque i tempi di caricamento delle pagine web, migliorando così l’esperienza per l’utente all’interno del sito web.
Migliorare l’esperienza dell’utente velocizzando il caricamento del sito web
Il fattore importante per quanto riguarda il miglioramento dei tempi di caricamento del sito web è sicuramente per l’esperienza dell’utente all’interno del nostro sito.
L’utente medi, come abbiamo spiegato più volte, è pigro ed impaziente. Proporgli dunque un sito che ha lunghi tempi di caricamento, scoraggierà dunque una sua visita futura. A tal proposito è ora fondamentale migliorare i tempi di caricamento del tuo sito web.
Come faccio un test sulla velocità del mio sito web?
Semplice, Google mette a disposizione un tool gratuito, chiamato Google Page Speed. Esso è totalmente gratuito ed oltre a misurare i tempi di risposta e dare un punteggio da 1 a 100 ai vari fattori di velocità, ti da suggerimenti su come migliorare le performance del sito.
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Come bloccare commenti SPAM su WordPress
Apriamo un blog e puntualmente cominciano ad arrivare commenti SPAM in lingua inglese che linkano siti a volte strani. Risolviamo insieme!
Come evitare commenti SPAM sul tuo blog su WordPress
Attraverso l’utilizzo di un plugin gratuito per WordPress è possibile inserire i Captcha per evitare di ricevere commenti “spammosi” da bot che visitano il nostro sito web o blog.
Blocchiamo i commenti SPAM sul blog con il plugin gratuito Captcha by BestWebSoft
Il plugin è gratuito e permette di acquistare la versione PRO per aggiungere ulteriori funzioni, come ad esempio inserire i Captcha nei form di contatto.
Al momento la nostra esigenza è quella di bloccare i commenti SPAM in lingua straniera, fatti da inutili bot. Per fare ciò a noi è più che sufficiente il plugin in versione gratuita.
Una volta scaricato ed installato il pluginCaptcha by BestWebSoft vediamo la configurazione.
Configuriamo il plugin gratuito Captcha by BestWebSoft per bloccare i commenti SPAM
Accediamo alle impostazioni del plugin installato.
Clicchiamo sulla voce “WordPress Comments Form” ed impostiamo i parametri come in foto:
Perchè i commenti sono importanti sul tuo sito web o blog?
I commenti degli utenti sono una parte molto importante per il nostro sito web. Innanzitutto significa che l’articolo scritto è stato realmente letto dall’utente in quanto colui che commenta vuole dare il suo parere su ciò che ha letto o probabilmente necessita di informazioni aggiuntive. In questo caso è un ottimo spunto per eventualmente migliorare l’articolo.
Commenti reali sono importanti anche per la SEO agli occhi di Google che capisce che l’articolo ha interazione con i lettori.
Devo sempre rispondere ai commenti degli utenti?
Si, è fondamentale commentare e creare interazione con gli utenti che visitano il nostro sito web. L’utente che riceve risposta si sente al centro dell’attenzione e ricevendo risposta visiterà molto volentieri il nostro sito web anche una seconda e magari una terza volta.
Ricordatevi sempre che l’utente che commenta spontaneamente potrebbe anche condividere l’articolo con conoscenti o sui Social Network ed ogni interazione “naturale” è oro per il nostro blog o sito web!
Commenta qui sotto se necessiti di maggiori informazioni.
Sito responsive, cos’è ed a cosa serve?
Un sito responsive è un sito web creato in modo tale che si adatti nel migliore dei modi a dispositivi con risoluzioni diverse, quali computer, tablet e smartphone. Con l’avvento dei tablet e degli smartphone, negli ultimi anni la navigazione da tali dispositivi ha largamente superato la navigazione proveniente dal Personal Computer o Notebook.
Sito responsive, cos’è e a cosa serve?
Non c’è definizione migliore che quella di Wikipedia per definire un Sito Responsive:
“Il design responsivo, o responsive web design (RWD), indica una tecnica di web design per la realizzazione di siti in grado di adattarsi graficamente in modo automatico al dispositivo coi quali vengono visualizzati (computer con diverse risoluzioni, tablet, smartphone, cellulari, web tv), riducendo al minimo la necessità dell’utente di ridimensionare e scorrere i contenuti.”
Perchè è così importante fare un sito responsive?
Come spiegato precedentemente il primo fattore di importanza è l’adattabilità del sito ai dispositivi portatili. Supponiamo di avere un sito lento su smartphone o con immagini troppo grandi o poco leggibile, l’utente non approfondirà la lettura nel sito e lo abbandonerà, probabilmente per non tornarci.
Uno degli obiettivi quando si apre un sito web aziendale è quello di trattenere l’utente più a lungo possibile all’interno del nostro sito.
Secondo fattore di importanza è il peso che Google da ai siti web responsive. Qualora tu abbia un sito web con ottimi contenuti, originali e leggibili ma non responsive, Google penalizzerà il tuo sito nella SERP (search engine results page, pagina dei risultati della ricerca organica).
Hai un sito web responsive? Testalo gratuitamente
Possiamo accedere alla sezione nella Search Console di Google per testare il nostro sito web in versione mobile. Qui viene definito Mobile Friendly test di ottimizzazione per dispositivi mobili.
Quindi in ottica di una buona strategia SEO avere un sito web responsive è fondamentale.
Se il tuo sito web non è ottimizzato per i dispositivi mobili, sia Smartphone che Tablet, oltre alle visite che perdi degli utenti che non riescono a navigare, rischi in una penalizzazione da parte di Google. La penalizzazione consiste nella perdita del proprio posizionamento all’interno della SERP di Google. Approfondisci l’argomento SERP.
Leggi anche l’articolo “perchè fare attività SEO”?
Se ti interessa una strategia per far salire il tuo sito web in prima pagina sulle ricerche di Google contattaci per un preventivo gratuito. [btnsx id=”275″]
Yoast, conviene utilizzarlo per fare SEO su WordPress?
Possibile ottimizzare da soli la SEO utilizzando WordPress? Esistono molti strumenti fra i quali spicca Yoast, un plugin gratuito di WordPress.
SEO su WordPress, conviete utilizzare Yoast?
Certo, Yoast è un ottimo strumento gratuito che aiuta l’utente nella configurazione di alcuni parametri importanti per essere presenti nella SERP. Ricordiamo che la SERP è la Search Engine Results Page, quindi la pagina dei risultati da una ricerca sul motore di ricerca Google.
Il plugin è installabile direttamente dalla directory di WordPress o in alternativa è scaricabile QUI.
Cosa mi permette di configurare in ottica SEO?
Lo strumento Yoast per WordPress vi permette di modificare il titolo, la meta description, la url e fornisce inoltre numerosi strumenti (forse meglio chiamarli consigli) per strutturare l’articolo o la pagina che state scrivendo in maniera più leggibile.
Grazie al plugin potete vedere e modificare in anteprima lo “Snippet” che rappresenta la visualizzazione dell’articolo su un’ipotetica ricerca su Google.
Come vedete nell’immagine in alto, qui Yoast vi permette di modificare il titolo dell’articolo che verrà visualizzato su Google (titolo SEO); lo slug, una breve frase che fa riferimento all’argomento dell’articolo; la meta description (Meta descrizione) che consiste nel testo visualizzato su Google sotto il titolo e la url; la parola chiave principale che dovete scegliere opportunamente.
Insomma, Yoast per WordPress è uno strumento fondamentale per la vostra strategia web.
Ti potrebbe interessare il nostro ebook SEO per Google – La guida definitiva
Tag, scopriamone il corretto utilizzo
Wikipedia ci suggerisce che un tag (cioè etichetta, marcatore, identificatore) è una parola chiave o un termine associato a un’informazione (un’immagine, una mappa geografica, un post..)
Per quanto riguarda il nostro interesse, quindi l’utilizzo dei tag all’interno di un sito web, magari creato con WordPress l’utilizzo dei tag è importante ed un utilizzo sbagliato potrebbe portare ad una penalizzazione da parte di Google nei confronti del nostro sito web in ottica SEO.
Leggi anche l’articolo “perchè fare attività SEO”
Tag, scopriamone il corretto utilizzo
Molto spesso il tag viene utilizzato per definire le parole chiave con il quale viene categorizzato un articolo o una pagina.
Errato, il tag non deve fare riferimento a parole chiave, bensì deve essere utilizzato come contenitore di argomenti.
Facciamo un esempio pratico con i nostri due articoli
Perchè fare attività su Social network
Infografica Facebook, dimensioni ottimali delle immagini
Utilizzo errato: infografica facebook, dimensioni imamgini facebook, dimensioni foto profilo facebook, social network, facebook social network, social media etc.. (potrei continuare all’infinito)
Utilizzo corretto: attività Facebook. Trovare uno massimo due argomenti fulcro che fanno riferimento all’articolo. Servono per Google per catalogare l’argomento.
Spero sia chiara la differenza fra le due cose. Se ci sono dubbi, commentate pure qua sotto.