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Campagna di email marketing di successo: ecco le linee guida da seguire

Una campagna efficace di email marketing non è solo buona dal punto di vista tecnico, quindi casomai si parla di ottima conoscenza di strumenti di editing e invio delle mail come cosa principale a sproposito.

Questo articolo qui vuole più che altro parlare di creazione e di impaginazione di contenuti e vuole dividere in 12 consigli, più che appropriati come fare una campagna di marketing tramite posta elettronica che possa interessare davvero chi riceve le mail.

Allora andiamo a vedere punto per punto cosa possa davvero interessare e quanto sia facile seguire questi consigli per poi attuare una strategia di marketing vincente.

I 12 consigli

1. Piattaforma di email marketing: quale scegliere

Una piattaforma di email marketing, come quella molto buona di matico.io, permette ai clienti di creare newsletter efficaci pagando dei professionisti che si occupino della campagna al posto nostro. Potrebbe sembrare una soluzione facile e lo è, perché abbiamo a nostra disposizione le competenze di un team di comunicatori per un prezzo mensile davvero esiguo. Andare su un sito come Matico permette di avere un ottimo lavoro, in poco tempo, e con grosso dispendio di mezzo, umani e informatici.

2. Oggetto della mail

Non dilungatevi con degli oggetti articolati, l’oggetto per essere efficace deve essere breve. Sarebbe molto meglio restare all’incirca nei 50 caratteri. L’oggetto breve permette al cliente di provare ad aprire la mail perché infonde un certo senso di urgenza in chi sta leggendo che apre per capire di cosa si tratti. In senso contrario un titolo lungo annoierebbe. D’altronde negli anni abbiamo imparato che un utente medio regala un paio di secondi a una novità sul web, meglio acchiapparlo subito.

3. Posizionamento del logo

I movimenti oculari che sono al centro di studi molto interessanti degli ultimi anni tracciano delle linee, realistiche, durante l’utilizzo del computer. L’utente quello medio tende a guardare in alto a sinistra quando si trova davanti allo schermo. Proprio per questo sarebbe il caso di piazzare lì il logo dell’azienda in una qualsiasi newsletter, perché è proprio lì che l’occhio andrà a soffermarsi.

4. Massimo 600 pixel

La larghezza del corpo del testo, in linguaggio HTML non dovrebbe mai superare i 600 pixel. Scocciante sarebbe per tutti scrollare la barra orizzontale per arrivare a leggere la fine delle frasi. Una perdita di tempo e un movimento in più che difficilmente un utente normale ha voglia di fare. Quindi restiamo nella larghezza standard, così da velocizzare e rendere fruibile il testo dall’inizio.

5. Call to action in alto

Ogni campagna di email marketing (come nel caso dell’email transazionali)  si avvale di una call to action, cioè di qualche operazione da fare, un clic, una risposta, che permetta di creare questa interazione tra l’utente e la newsletter. In questo caso sarebbe meglio mettere questa che è chiamata la call to action nella parte superiore della mail per far sì che si veda subito e che non ci sia bisogno di scrollare giù, operazione in più in questo caso che sarebbe un’ulteriore perdita di tempo.

6. Solo un paio di font diversi

Non roviniamo la newsletter infiorando lo scritto con più font diversi che rovinerebbero la linearità e confonderebbero l’utente. Quindi non pensate di essere più creativi usando font diversi per lo scritto, creerebbe sono distrazione. Studi hanno confermato che meno di 3 font utilizzati rendono la mail maggiormente fruibile.

7. Sconti e promozioni

L’incentivo è fondamentale per far sì che una newsletter venga aperta. Una promozione o uno sconto, anche minimo, attirano l’utente ad aprire quella mail. Ricordiamoci sempre di aggiungere un incentivo qualsiasi perché questo fa sì che al 100 per cento si apra la mail. D’altronde una newsletter, senza promozione, è come una pubblicità senza prodotto. Quindi aggiungete sempre anche un piccolo sconto per rendere appetibile la mail.

8. Nuovi e vecchi clienti

In una mailing list a cui mandare le mail ricordiamoci sempre di dividere i nuovi utenti dai vecchi. Questo è importante per modificare il contenuto e fidelizzare i vecchi e accattivare i giovani. La differenziazione principale poi dovrebbe avere anche varie differenziazioni secondarie come quelle per sesso, età e provenienza. Possiamo poi anche differenziare ancora per capire se una newsletter è stata aperta o meno, dividendo tra utenti attivi e non attivi. Scoprendo quali di questi utenti non sono attivi si potrebbe pensare a far riattivare un’utenza grazie a una piccola promozione, un piccolo gadget pensato apposta per loro.

9. Mai mail lunghe

Restiamo sempre dell’idea che delle mail troppo lunghe non vengano lette. Dal punto di vista psicologico trovarsi davanti a un testo lungo fa sì che non venga proprio letto. Raccontiamo solo quello che ci serve, non ci dilunghiamo in parole inutili che possano scoraggiare la lettura.

10. Mail ad ogni ricorrenza

Entriamo nella vita dei nostri utenti, mandiamo una mail con qualche promozione per festeggiare il compleanno del nostro utente, ricordiamo di mandare una mail per Natale o per il buon anno, sempre con qualcosa da guadagnare per il cliente. Non mandiamo mail di auguri sterili ma cerchiamo di far parte della vita dell’utente con discrezione e con qualche regalo.

11. Link coerenti

Cerchiamo di mantenerci sempre sobri e focused, cioè se abbiamo una mail che parla di qualcosa di specifico e ha un certo aspetto il link di riferimento deve essere correlato a come sembra la mail. Non è che abbiamo una newsletter a fiorellini e il link all’interno rimanda a un rasoio per uomo. Attenzione a quello che la mail sembra e manteniamo una certa coerenza, senza esagerare, chiaramente.

12. Mail di prova

Prima dell’invio di massa mandate sempre una mail di prova a un ristretto gruppo di persone che possa aiutarvi nel capire se c’è qualche refuso, se i link funzionino, se la promozione scelta possa essere accattivante, se il testo sia scorrevole.

Il feedback iniziale può essere importantissimo per capire se quella sia la strada giusta da seguire, stiamo parlando di una prova che può salvare un’intera campagna. Quindi non dimentichiamoci mai di provare l’effettiva incisività della mail, della promozione e del link prima dell’invio massiccio.